Neopatentati, cosa cambierà con l’emendamento “Edoardo”
1. Quali sono le cause dell'emendamento Edoardo?
Nel 2020, nonostante le numerose restrizioni, i morti legati a incidenti stradali sono stati più di duemila in Italia, spesso causati da giovani neopatentati, per questo motivo è stato presentato l’emendamento “Edoardo” in Senato per prevenire gli incidenti tra i neopatentati che rappresentano il 25% del totale degli incidenti, molti avvenuti nel weekend. Tra questi molti sono dovuti all’inesperienza dei guidatori, all’eccessiva sicurezza delle proprie capacità e al consumo di alcool e stupefacenti.
2. Cosa cambierà per i neopatentati?
L’emendamento “Edoardo” propone di aggiungere all’articolo 186-ter del codice della strada (subito dopo il 186-bis) il divieto di portare più di un passeggero a tutti i neopatentati dopo la mezzanotte fino alle cinque del mattino. L’obbiettivo è quello di prevenire gli incidenti tramite la riduzione delle distrazioni che possono nascere in macchine con comitive di ragazzi e di fermare così le stragi in auto del fine settimana tra i giovani. Questo imporrebbe restrizioni per tutti i neo-patentati (ovvero tutte quelle persone sotto i 21 anni e chi ha conseguito la patente da meno di tre anni).
3. Cosa rischiano i trasgressori?
La pena è un’ammenda che parte dai 800 euro fino ad arrivare a un massimo di 3200 più l’arresto che può andare da 6 mesi a un anno.
4. Perché l’emendamento si chiama “Edoardo”?
Il nome “Edoardo” è stato scelto in onore del ragazzo romano di 17 anni morto a inizio anno nella capitale proprio a seguito di un incidente in strada; la proposta è stata portata alla camera del senato proprio dalla madre del ragazzo insieme al rettore dell’università Luiss Francesco Spanò che ha dichiarato: “ai giovani non basta la famiglia e la scuola guida, hanno bisogno dello stato”.